URBANISTICA

Un cambio a 180 gradi di indirizzo di tutto quanto visto finora: stop a consumo suolo, a cantieri privati, a trasformazioni in residenziale e ad aumento popolazione. Un territorio bulimico di consumi, densità abitativa, traffico, semplicemente deve decrescere in molti aspetti, in modo selettivo e coordinato, non crescere e svilupparsi ulteriormente, per non collassare. Dobbiamo togliere, ridurre, non aggiungere, aumentare ciò che è già troppo.


Parole chiave:

Consumo di suolo zero o negativo, reset PGT, stop cantieri privati

Riutilizzo e efficientamento del patrimonio esistente

 Affitto e sharing

Mantenimento e valorizzazione delle proprietà comunali 

Edilizia circolare e sostenibile

Efficientamento di tutto il patrimonio pubblico 

Accessibilità alla casa


Proteggere il valore immenso del suolo e dell’ambiente dei Lissonesi
  1. Insegnare a tutti i ruoli amministrativi, dirigenti di settore, funzionari, assessori di Giunta, cittadini, cosa è il suolo, il suo vero valore e quello degli alberi. Finora pare non sia chiaro.
  2. Valorizzare e creare il ruolo del garante del verde e del suolo, essenziale nel 4° paese più cementificato d’Italia
  3. Inserire il valore del suolo nel bilancio cittadino.
  4. Revisione e reset generale del PGT, per imporre criteri di consumo suolo zero/negativo (riportare a suolo aree dismesse) e azzeramento dell’incremento di popolazione
  5. Censire tutto quanto è stato edificato sia legalmente sia abusivamente sul territorio cittadino, attraverso l’operato del garante del suolo, al fine di avere un dato reale di quanto sia effettivamente il carico edilizio sul territorio. La politica edilizia da qui in avanti sarà molto semplice: non servono altre palazzine residenziali, né su suolo vergine, né a seguito di trasformazioni. Si eseguirà la  revisione di tutti i permessi/diritti ancora in essere con team di avvocati e eventuale revoca, poiché i Lissonesi non possono più permettersi l’affronto al territorio visto finora.
  6. Nel bilancio comunale sarà inserito il computo di impatto da CO2. Ogni attività che non riesce a compensare la CO2 complessiva generata, diretta e indiretta, non potrà vedere l’esecuzione, anche se precedentemente approvata
  7. Nel bilancio comunale sarà inserito anche il costo del consumo di suolo, come calcolato da ISPRA, in 10 euro/MQ/anno.
  8. Restituire suoli parzialmente compromessi alla funzione di aree verdi, anche attraverso coltivazione di piante fitodepuranti, così da risolvere il problema dell’inquinamento del suolo, recuperane la fertilità e al contempo contrastare il cambiamento climatico.
  9. Riportare a suolo aree dismesse previa acquisizione, riforestazione naturale.
  10. Sarà attuata ogni possibile strategia per bloccare qualunque costruzione o progetto edile, tranne gli efficientamenti energetici (vedasi nota 3 in appendice per capire come)
  11. Il Pratone, simbolo dell’assalto edilizio che ha devastato la città, vedrà cancellato il costoso progetto di “restyling e masterplan”, ma resterà naturale a costo zero, al più ospiterà uno stagno per gli anfibi, altri alberi, un orto elementare per insegnare l’autosufficienza ai cittadini e tornerà la casa dei cittadini, dello scoiattolo, del picchio.

Tutelare le aree da recuperare o valorizzare in ottica di pubblica utilità e sviluppo del verde
  1. Verificare la fattibilità finanziaria per il recupero degli edifici privati dismessi e abbandonati, sia con l’acquisizione pubblica, per la loro destinazione a servizi pubblici per la città, sia con l’incentivazione dell’azione privata. 
  2. Favorire il riuso temporaneo di infrastrutture pubbliche e private promuovendo i patti di collaborazione tra Comune e associazioni o gruppi di cittadini.
  3. Condizionare i piani di investimenti straordinari di opere pubbliche, esclusivamente al recupero e alla ristrutturazione o alla nuova costruzione esclusivamente su terreni già edificati (ma se rispettano il bilancio di Carbonio)
  4. Valorizzazione e cura del sistema idrico:
  5. Eliminazione delle perdite dell'acquedotto, controllo degli scarichi, anche quelli industriali, pulizia e manutenzione dei corsi d'acqua,
  6. Disinquinamento e ri-naturalizzazione dei corsi d'acqua;
  7. Applicazione dell’invarianza idraulica, su tutti gli edifici esistenti possibili;
  8. Incentivi ai privati, o incremento di quelli già in atto, ai sistemi di invarianza idraulica puntuali (pozzi perdenti, tetti verdi, sistemi di raccolta e riutilizzo delle acque).
  9. Piano Cave: sostenere la riduzione delle cave e il cambio di approccio (Riduzione dei volumi in cave situate all’interno dei parchi. Attuazione di progetti di ripristino ambientale laddove possibile, con aree boschive soprattutto in funzione dell’abbattimento della CO2.
  10. Cambiamento dei processi produttivi anche del settore edilizio per ridurre il bisogno di materia di cava).
  11. Incentivare le industrie inquinanti ad una riconversione in una visione di Transizione Ambientale ed ecologica. Il Greenwashing sarà smascherato facilmente.
  12. Gli interventi edilizi saranno soltanto legati all’efficientamento energetico. Riservare massima attenzione alle pratiche per l’isolamento termico (cappotto) e al loro impatto sul patrimonio edilizio esistente per evitare lo svilimento della memoria storica dell’architettura lissonese.
  13. Sostenere l’utilizzo di sistemi costruttivi a secco che prevedano, già all’origine, la possibilità del riciclo e riutilizzo dei materiali.

Sostenere l’iniziativa privata e l’imprenditoria a servizio dello sviluppo urbano
  1. Accelerare la semplificazione dei pagamenti dei SAL (Stati di avanzamento lavori) per immettere liquidità nel sistema imprenditoriale.
  2. Rendere più efficaci gli incentivi per le ristrutturazioni che prevedano realizzazione e creazione di tetti e di pareti verdi.
  3. Incentivare la demolizione e la ricostruzione di immobili, non vincolati, che sono arrivati al termine del loro ciclo vita, per realizzare edifici energeticamente, ecologicamente sostenibili e sicuri, ma senza aumentare le unità immobiliari e gli abitanti.
  4. Abbattere/ azzerare gli oneri di urbanizzazione per opere edilizie da demolizione e ricostruzione con edificazione di nuovi edifici che:
  5. occupino meno suolo, terreno, riducano le unità immobiliari.
  6. Dimostrino alti valori di sostenibilità ambientale.
  7. Dimostrino la compensazione di CO2 generata dal processo.
  8. Concedere ai privati edifici pubblici da recuperare o da ristrutturare per un numero di anni tale da permetterne l'ammortamento o, come a Parigi, costituire società miste pubblico/privato: il pubblico fornisce l'edificio, il privato lo ristruttura per gestione condivisa.
  9. Incentivare, attraverso l’utilizzo dei bonus, i tetti verdi in tutti gli ambiti rendendoli obbligatori in quelli in prossimità di isole di calore entro il 2023/4 al fine di poter raggiungere l’obiettivo di decuplicazione entro il 2030.
  10. Studiare la possibilità di realizzare “tetti bianchi” sulle coperture piane per aumentare l’albedo degli edifici senza impattare sulla loro estetica e l’immagine della città.
  11. Utilizzare i tetti per rendere gli edifici parte di comunità energetiche fotovoltaiche solidali.
Garantire il servizio abitativo
  1. Identificare le case vuote, per proporre di includerle in una  logica di servizio all’abitare che permetta l’accesso alla casa a tutti coloro che ne hanno bisogno, a prezzi calmierati.
  2. Recuperare, valorizzare, mappare e curare il patrimonio immobiliare del demanio comunale attraverso:
  3. Efficientamento energetico degli edifici di proprietà pubblica grazie agli incentivi/bonus statali e europei.
  4. Demolizione e ricostruzione degli immobili di proprietà pubblica residenziale non più recuperabili.
  5. Ristrutturazione delle unità abitative anche con la partecipazione diretta degli inquilini.
  6. Incentivazione, per quanto nelle disponibilità del comune, dell’affitto delle proprietà private e quindi…
  7. Ridurre progressivamente le aliquote IMU per tutte le abitazioni affittate, anche non a canone concordato
  8. Aumentare progressivamente IMU, fino al massimo consentito dalla legge, per le abitazioni non affittate o non abitate.
  9. Stipulare accordi con le società di erogazione dei servizi (Luce e Gas e Acqua) per gli inquilini di abitazioni affittate.
  10. Supportare l’installazione di energie rinnovabili e comunità energetiche per i condomini popolari, per alleggerire il peso delle bollette.