MOBILITÁ SOSTENIBILE

 Una città a misura di persone si costruisce con un piano di mobilità sostenibile.

Non servono più auto elettriche. Servono meno auto.


Parole Chiave:

Una città parco

Un progetto urbano

Trasporto pubblico sempre più accessibile e affidabile 

Scuole protette


Una visione che investa sul potenziamento del trasporto pubblico allargato alle aree adiacenti e verso Milano in grado di soddisfare i bisogni delle categorie più fragili.
  1. Lavoreremo al potenziamento della rete di trasporti pubblici integrati in alternativa alla mobilità privata.
  2. Renderemo conveniente l’uso dei mezzi pubblici in alternativa all’auto e faremo pressione fin a livello regionale e nazionale per risolvere una volta per tutte il nodo dei disservizi inaccettabili di Trenord.
  3. Stabiliremo, di concerto con la regione Lombardia, il Sistema Tariffario integrato, ovvero prezzo unico dell'abbonamento al trasporto pubblico per tutti coloro che si devono recare nella città metropolitana, per semplificare e ridurre i costi per coloro che devono prendere più mezzi (ATM + Trenord + bus del comune X).
  4. Elettrificare il 100% del trasporto pubblico della città entro il 2025.
  5. Promuovere la Carta dei Tragitti Essenziali che, sulla falsa riga della ETC di San Francisco, consente a chi non può usare la bici e i mezzi pubblici per motivi di salute o altro di spostarsi in taxi all’interno della città utilizzando crediti chilometrici.
  6. Prevedere ulteriori forme di estensione delle agevolazioni e/o della gratuità dei mezzi pubblici a favore delle categorie più fragili e disagiate, previo controllo di reddito e patrimonio.
  7. Applicare il sistema di asservimento semaforico per facilitare e velocizzare i percorsi del Traffico Pubblico Locale, oltre che dei mezzi di soccorso e introdurre sistemi di ITS (intelligent transport systems) in città.

Rendere prioritaria, conveniente, desiderabile, sicura, la mobilità attiva e sostenibile dei lissonesi.
  1. Realizzeremo un piano sensato di piste e corsie ciclabili in sicurezza e connesse, risolvendo casi ambigui come la pista ciclabile di V. Pacinotti ad ora intesa come estensione di area manovra dei TIR privati….
  2. Gli spostamenti in bici, monopattino, ecc., saranno favoriti e soprattutto saranno resi sicuri da opportuni interventi mirati e sistematici su traffico veicolare privato e merci, riduzione e controllo delle velocità, pedonalizzazione di aree del centro paese.
  3. Aumenteremo la rete di corsie e piste ciclabili cittadina nell’ottica di creare decine di km di percorsi continui e sicuri, anche verso il parco di Monza e comuni limitrofi.
  4. Estenderemo forme di trasporto gratuito delle biciclette sui mezzi pubblici e luoghi sicuri di interscambio dove lasciare bici e monopattini
  5. Instaureremo incentivi alla mobilità ciclabile sull’esempio di alcuni comuni del Piemonte.
  6. Incentiveremo l’acquisto di cargo bikes per cittadini e per commercianti.
  7. Programmeremo le domeniche senz'auto, non solo per ridurre le polveri sottili ma anche per incentivare la mobilità attiva e per promuovere stili di vita sostenibili. Ovviamente con esclusione dei lavoratori, turnisti e necessità reale.
  8. Mobilità sostenibile significa per definizione cancellare il mostruoso e dannoso progetto di Pedemontana. Ci stiamo già lavorando, partendo dal Parlamento Europeo, la BEI, la CE e sui territori saremo più efficaci, se governeremo localmente.
Estendere le Zone a Traffico Limitato, investendo nel ri-arredo degli spazi pubblici.
  1. Aumentare le strade con limitazione a 30 Km/h (zone 30); installare rilevatori elettronici per controllare che le limitazioni siano rispettate e dissuasori di velocità: giro di vite verso chi non rispetta le regole, e obiettivo di viabilità a incidenti zero in 5 anni.
  2. Realizzare zone a traffico limitato, certamente estendere l’area limitata del centro paese, con accesso consentito solo a mezzi pubblici, mezzi di soccorso, delle forze dell'ordine, taxi e disabili, residenti o loro amici/parenti previa  (per questi ultimi) semplice richiesta puntuale  telematica da fare di volta in volta.
  3. Definiremo tutte le aree limitate, sull’esempio di quanto fatto a Bruxelles, quali “Zona Residenziale” con strade a limite di 20 km/h e precedenza a pedoni e ciclisti. Una soluzione già disciplinata dal Codice della Strada, realizzabile con un’ordinanza del sindaco e apposita segnaletica. I bambini potranno tornare a giocare in certe strade di quartiere.
  4. Gradualmente negli anni, grazie alle alternative, disincentiveremo l’uso dei veicoli privati tradizionali, e, in accordo con il Governo nazionale, incentiveremo mezzi pubblici, mobilità pubblica e condivisa, con eccezioni unicamente per i veicoli elettrici per trasporto merci/lavoro; forti incentivi per le fasce economicamente più deboli per il passaggio verso le auto elettriche, che a quel punto saranno però opzionali data la diffusione di forme di mobilità alternativa condivisa.
  5. Pedonalizzare tutte le aree limitrofe a scuole e asili, presentandone i relativi progetti entro il 2023. I “SUV” con motore acceso davanti alle scuole non li vedremo più.
  6. Definire finestre temporali di consegna delle merci con mezzi pesanti (in base alle tipologie) privilegiando quando possibile gli orari non di punta del traffico e quelli notturni. Credito per numero massimo di TIR per azienda, a seconda del volume di affari e ruolo strategico nel paese. I TIR a Lissone NON saranno i benvenuti in certe fasce orarie e avranno molte restrizioni.
Favorire la mobilità elettrica e la circolazione dei veicoli condivisi.
Premessa: non servono più auto elettriche. Servono meno auto, più mobilità sostenibile, pubblica, condivisa. Detto questo:
  1. Aumentare le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici.
  2. Incentivare i titolari di impianti stradali di distribuzione di carburante stradali a presentare i progetti per le stazioni di ricarica elettrica con l’anticipo necessario a consentirne la realizzazione entro i primi mesi 2023.
  3. Incentivare fiscalmente l’utilizzo, da parte dei residenti, di mezzi in sharing (auto elettriche, cicli, motocicli, monopattini elettrici). 
  4. Avviare progetti di mobilità condivisa (bici, monopattini, altro)
  5. Riconoscere incentivi alle aziende e ai cittadini per tutte le iniziative riconducibili al car- pooling, coordinandosi con i comuni adiacenti.
  6. Richiedere alle società di sharing di estendere il servizio ad aree adiacenti a Lissone, fino a Monza
  7. Regolamentare i parcheggi e allargare lo smart parking. Tariffe speciali o strisce gialle per i residenti ma solo per la prima auto.
  8. Realizzare velostazioni con zone presidiate per biciclette in tutte le aree limitrofe ai parcheggi di interscambio (Stazione, con la ciclofficina da rivedere), nei pressi di scuole, le strutture di alta fruizione, il Comune, le aree commerciali principali, di tutte le strutture pubbliche e di servizi, una per quartiere.
  9. Trasformare gran parte degli stalli di sosta per non residenti, specie nelle aree centrali, in stalli per residenti a pagamento con tariffazione differenziata secondo zone, quartieri, patrimonio/reddito: il suolo pubblico è bene comune e quindi chi lo utilizza (per i dehors o per la sosta delle auto,  poco cambia) dovrà versare al Comune una tassa di occupazione. Influiranno patrimonio e reddito.
  10. Far rispettare il divieto di parcheggio su marciapiedi e lungo i parterre alberati e incrementare i controlli e le sanzioni.
  11. Rivedere le tariffe dei nuovi parcheggi d’interscambio (stazione) prevedendo anche tariffe in abbonamento e calmierate/azzerate.
  12. Escludere la nuova costruzione di parcheggi interrati sotto aree a verde. Alberare i parcheggi (vedi quello della Stazione, ad ora una distesa di asfalto)