LAVORO, COMMERCIO, AMMINISTRAZIONE E SERVIZI AL CITTADINO

Un’amministrazione trasparente al servizio del cittadino in grado di valorizzare le competenze interne; accessibilità, semplificazione, digitalizzazione


Parole chiave:

Da controllori a consulenti

Agenda di sindaco e assessori aperta e trasparente

Digitalizzazione e semplificazione 

Servizi, botteghe, laboratori di quartiere al posto di centri commerciali periferici

Lavoro agile.

Riduzione, Riuso, Economia circolare

Puntare sul NON produrre rifiuti, non solo sul riciclarli.


Potenziare la PA a servizio del cittadino

  1. Organizzare l’attività degli uffici comunali mettendoli in grado di fornire direttamente alcuni servizi ai cittadini, superando la necessità di rivolgersi a professionisti o consulenti privati, soprattutto per quanto riguarda la definizione di pratiche e autorizzazioni tecniche.
  2. Trasformare gli uffici pubblici da controllori delle attività dei cittadini in consulenti e facilitatori delle loro incombenze burocratiche necessarie a gestire attività. Le conoscenze dei dipendenti pubblici devono rappresentare un patrimonio di supporto e indirizzo dell’imprenditorialità metropolitana, purché tutto sia indirizzato alla sostenibilità.
  3. Introdurre il concetto di Intra-moenia in tutti quei settori dove i dipendenti comunali potrebbero svolgere le pratiche del cittadino (nel settore edilizio, ad esempio, compilare e presentare le pratiche per le opere interne di un immobile o quelle catastali senza dover ricorrere a intermediari e professionisti) con la prospettiva di passare dal ruolo di controllori a quello di facilitatori.
  4. Coprire il sotto organico con nuove assunzioni.
  5. Prevedere smart working e deleghe/fiducia, ma controllando efficienza e produttività.
  6. I dirigenti di settore e il personale saranno istruiti e reindirizzati sulle nuove linee guida e visione politica del nostro mandato.

Efficientare tramite la digitalizzazione la PA e le relazioni con l’impresa privata

  1. Realizzare in tempi molto brevi il processo di digitalizzazione dei servizi comunali e in generale della PA.
  2. Velocizzare la ripresa delle normali attività e la responsabilizzazione degli operatori garantendo comunque il rispetto delle leggi e norme grazie a un’attività dei dipendenti comunali:
  3. non più solo controllo delle pratiche cartacee ma anche verifica diretta sul territorio delle operazioni in corso.
  4. Promuovere e incentivare, almeno 3 gg/settimana di telelavoro o smart-working e renderlo permanente attraverso la riduzione progressiva dei tributi comunali alle società che lo adottano. Ne beneficeranno anche il traffico e l’inquinamento.
  5. Accelerare il processo di digitalizzazione dei rapporti tra imprese e amministrazione per la trasmissione e ricevimento delle pratiche e la richiesta di autorizzazioni.
  6. La digitalizzazione e l’innovazione tecnologica dovranno sempre e comunque rispettare il principio di precauzione. In particolare staremo molto attenti alle implicazioni legate all’inquinamento elettro-magnetico (vedi il 5G) e per quello acustico e luminoso.
  7. Si rivedranno tutte le pratiche SUAP alle emissioni industriali, chiedendo ricontrolli severi a ARPA e AST, prevedendo la sospensione delle autorizzazioni AUA laddove vi siano difformità o denunce ricorrenti da parte dei cittadini. Si aprirà discussione politica sulla compatibilità di aziende impattanti e ad alto rischio di incidente grave con il tessuto urbano, proponendo riconversioni, sempre a tutela di cittadini e dipendenti.
  8. Introdurre strumenti di facilitazione digitale per semplificare le procedure burocratiche e strutturare convenzioni con categorie professionali per contenere i costi delle consulenze.

Favorire i servizi e la sanità di quartiere

  1. Modificare le politiche di bilancio per favorire la ristrutturazione e l’ottimizzazione degli utilizzi degli edifici pubblici e la dismissione di quelli non funzionali alle nuove attività.
  2. Si valuterà l’apertura di uffici decentrati dell’attività comunale, dei servizi sociali e delle attività culturali e ricreative, di aggregazione. Analoga iniziativa da adottare per i presidi sanitari coinvolgendo la AST.

Rendere trasparenti, innovative e sostenibili le attività pubbliche e private.
  1. L’adozione per tutti gli acquisti del Comune del criterio degli Acquisti Pubblici e appalti Verdi, per il reperimento, di prodotti e servizi che considerino anche l’impatto ambientale che questi hanno durante il loro intero ciclo di vita, “dalla culla alla culla (cradle to cradle)”. Ad esempio, come primo intervento, sarà necessario soddisfare tutto il fabbisogno energetico pubblico con energia da fonti rinnovabili sia con impianti autonomi e locali sia grazie alla fornitura da parte di società a produzione sostenibile.
  2. Promuovere la democrazia partecipata con l’istituzione del débat public come strumento fondamentale e irrinunciabile nei processi decisionali che comportino interventi pubblici: la partecipazione dei cittadini al lavoro dell’Amministrazione Pubblica deve essere reale e perseguita in quanto garanzia di salvaguardia dei beni comuni.
  3. Adottare scelte che rendano Lissone sempre di più città dell’economia circolare a partire dalla gestione dei rifiuti in modo differenziato, con tariffazione puntuale, incentivando la nascita di imprese in questo ambito. Promuovere a monte la Riduzione, Riuso, Scambio, Riciclo verso rifiuti zero. Chi meno inquina, meno paga. Il target è NON produrre rifiuti, o produrne pochissimi, non riciclarli.
  4. Rivedere tutto il ciclo dei rifiuti gestito da Gelsia Ambiente, controllando cosa accade a valle della raccolta, e valutare eventualmente altri fornitori.
  5. Valorizzare tutte le attività ecologicamente sostenibili, di Sharing Economy o di Economia circolare e aumentare i tributi per quelle inquinanti e climalteranti secondo una parametrizzazione progressiva.
  6. Studiare la fattibilità del trasporto merci con l’utilizzo di mezzi elettrici e con sistemi a guida autonoma e droni.
  7. Elaborare un “piano annuale di contrattazione climatica e sociale” come strumento di pianificazione del cambiamento economico nella Città.
  8. In una logica partecipativa, rendere trasparenti i grandi appalti e privilegiare la contrattualizzazione di soggetti imprenditoriali, anche in fase di start-up, socialmente e climaticamente sostenibili.
  9. Sostenere le start-up innovative, i progetti coerenti con il modello di trasformazione verso produzioni ecosostenibili, l’utilizzo di risorse rinnovabili, la produzione di beni durevoli, riparabili, riciclabili, riutilizzabili.