Favorire azioni di resilienza energetica, climatica ed emergenziale.
Parole Chiave:
Finalizzare l’economia al riequilibrio con la biosfera
Equità, decarbonizzazione, rinaturalizzazione.
Risparmio, riduzione, non sprecare.
Energie rinnovabili e comunità energetiche
Secondo il rapporto del Cresme (Centro di ricerche economiche, sociali e di mercato per l’edilizia e il territorio), gli impianti per la produzione di energie rinnovabili e l’efficientamento energetico e riqualificazione degli edifici già costruiti in futuro traineranno il mercato delle costruzioni. È urgente abbattere i consumi energetici, contenere i fabbisogni idrici e intervenire sulla riqualificazione del costruito. La transizione ecologica può supportare mitigazione e adattamento solo se accompagnata anche da misure di ordine economico e di finanza climatica. L’edilizia dovrà focalizzarsi SOLO su efficientamento. Stop nuovi cantieri privati e nuove palazzine.
Promuovere la qualità dell’aria e la salvaguardia del clima urbano
- Misurare la qualità dell’aria, identificare le fonti di emissione in atmosfera e rivedere tutti i permessi concessi da SUAP e dalla Provincia. In caso di sforamenti, l’attività viene sospesa fino a regolarizzazione.
- Vietare (fissando le relative sanzioni) il mantenimento delle porte aperte delle attività commerciali, sia nel periodo invernale sia in quello estivo.
- Identificare e annullare gli investimenti ambientalmente dannosi;
- Costituire un fondo di prevenzione per disastri ambientali connessi al cambiamento climatico
Consumare meno, usare energia rinnovabile
- Collegare tutti gli edifici pubblici e di edilizia residenziale pubblica alla fornitura di società che producono l’elettricità da fonti sostenibili, a partire dalle cooperative energetiche. Senza nessun investimento iniziale sarà possibile rendere ecologico l’approvvigionamento dell’energia.
- Utilizzare i finanziamenti statali per la realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e per la conversione degli impianti di riscaldamento a pompe di calore o a teleriscaldamento.
- Promuovere, a livello sia pubblico che privato, la realizzazione di pannelli fotovoltaici associati a tetti verdi.
- Sostituire di tutte le caldaie ancora alimentate a gasolio degli edifici pubblici con passaggio da gasolio a fonti rinnovabili entro il primo semestre 2023.
- Stanziare un fondo per gli incentivi a privati per il passaggio dei generatori di energia da fonti fossili a fonti rinnovabili tramite anche la collaborazione con le cooperative energetiche.
- Promuovere la realizzazione di micro centrali di condominio alimentate da fonti rinnovabili, da pompe di calore di ultima generazione (ibride), dallo sfruttamento delle acque di falda (energia a Km Zero).
- Introdurre una tassa comunale sulle caldaie a gasolio, che ne renda disincentivante l'utilizzo.
- Implementare una rete diffusa di monitoraggio e di controllo dei consumi energetici.
- Premiare progetti di miglioramento delle prestazioni energetiche, acustiche e microclimatiche soprattutto sugli edifici storici.
- Favorire il dispacciamento dell’energia km Zero (150 km massimo raggio).
- Semplificare la burocrazia per l’esecuzione di lavori di efficientamento energetico.
- Creare contributi innovativi per progetti di energia rinnovabili di piccola scala e locali.
- Favorire le iniziative per costituire reti energetiche locali e solidali, per la produzione diffusa di energia da fonti rinnovabili, puntando anche alla massima corresponsabilizzazione degli utenti, soprattutto le utenze industriali e produttive. Il quadro normativo nazionale, col Decreto legislativo 199/2021, fornisce alcune opportunità e individua strumenti per operare in tal senso. Lo useremo, per aiutare i cittadini a creare e entrare in rete energetica solidale.